Chi non dubita non cubita


venerdì 2 novembre 2012

SIAMO TUTTI PROVINCIALI


Ma guarda se con tutti i problemi d'Italia dobbiamo scassarci le palle sugli accorpamenti...
Eppure l'argomento acchiappa, tocca ognuno di noi, perché da quando siamo nati ci troviamo dentro una provincia, retaggio napoleonico che ha moltiplicato i campanilismi, come se non ne avessimo già abbastanza.
Quindi parliamone, è come un gioco, giochiamo.



L'hanno chiamato "riordino", ma a volte quando si ordinano le cose poi non le troviamo più, abituati al nostro atavico disordine.
E così, invece di abolirle tutte, come sarebbe stato ragionevole fare, questo governuccio ha una volta di più scelto la via di mezzo. 
Peccato che non l'abbia mai scelta quando c'è stato da tassare i più deboli...

Fatto sta che, per puro senso di "appartenenza", noi, popolo di tifosi assatanati pronti a ingiuriare anche i morti purché della squadra avversaria, ci siamo gastricamente incazzati se la nostra provincia è stata situata tra le accorpate.
Che provinciali che siamo!


Prendiamo l'esempio della Toscana (non a caso: è un fiorentino che scrive), la regione più accorpata d'Italia, in cui sono state messe insieme nemiche giurate come Pisa e Livorno, Prato e Firenze, Siena e Grosseto, lasciando sola soletta la dorata Arezzo. 
Non l'avessero mai fatto!

Il sindaco di Prato rilascia interviste seduto sul water: forse perché la sua provincia è una cacata?
In effetti vent'anni fa, quando fu proclamata, ne sentivano la necessità (psicologica) solo i pratesi, da sempre complessati per la troppa vicinanza con Firenze: loro volevano cancellare il FI dalle loro targhe automobilistiche, e fu comico constatare che l'unica combinazione possibile fosse PO. Due macchine pratesi affiancate facevano POPO'... Da qui la cacata e il water. 
Ma da noi si usa dire cacata anche di una cosa piccola e inutile. Infatti la provincia di Prato è piccolissima, tutta sgraffignata a Firenze, e soddisfa solo l'orgoglio dei pratesi, mentre il contado si sentì da subito deprezzato per l'evidente caduta di prestigio.


Io all'epoca imbastii una feroce campagna radiofonica contro questa scelta del tutto forzata, malgrado la mia radio avesse sede proprio a Prato pur lavorandoci dentro tutti fiorentini. 
In quel periodo tuonavo contro l'orribile pensilina della Stazione S. Maria Novella, appena costruita, e contro la nuova provincia pratese, che aveva rubato a Firenze ville medicee e tombe etrusche, patrimonio artistico, storico e culturale che con Prato niente ha a che fare.
Dopo 20 anni ho avuto la soddisfazione di assistere all'abbattimento di quella orrenda pensilina, e ora di quella inutile provincina, due cose che speravo di vedere nell'arco della mia vita. E ce l'ho fatta.
Posso dirlo? Avevo ragione!
Oh!



In ogni caso questa scelta governativa "irreversibile" è un pasticcio che accontenta pochi e scontenta molti. Se io posso ritenermi soddisfatto, capisco i tanti che si vedono accorpati a corpi indesiderati.

Penso ad altri accorpamenti, molto più consoni e naturali, e invito anche gli incazzati a fare altrettanto.
Ma su, via...



Accorpiamoci!!!
... No?

Gianni Greco