Chi non dubita non cubita


mercoledì 20 febbraio 2013

PERCHE' VOTERO' BEPPE GRILLO


C'era una volta un conduttore radiofonico che avendo molte ore di trasmissione a disposizione e godendo di una libertà assoluta si divertiva in ogni modo in diretta: quando telefonando alla gente, quando leggendo in modo abnorme il giornale, quando parlando a ruota libera, quando inventandosi l'ininventabile...

Tra le innumerevoli cose, si divertiva a immaginare cosa avrebbe fatto se fosse stato, che so... per esempio un deputato.
Ecco.

E molti, molti anni prima dello tsunami Grillo, ebbe a dire cose che ora risuonano nelle piazze.
Sì, quel ragazzotto nascosto dietro un microfono osava concepire la figura, mai esistita, del parlamentare veramente dalla parte del cittadino, una sorta di infiltrato che avrebbe fatto le bucce a tutti, e raccontato per filo e per segno la verità su quanto sarebbe avvenuto in aula e dovunque si giocassero le sorti del Paese.
Tutto a nudo: solo per questo avrei accettato di rompermi le palle a Roma, io.

Sì, perché quel conduttore ero io, io che ovviamente non ho mai avuto la possibilità di mettere in pratica quanto sopra. 
Ma ora che sento qualcuno che fa sul serio ripetere i miei stessi concetti, beh... mi garba. 
Mi garba un monte!
E io lo voto.



Non voto dal 2001 per sopraggiunto schifo mai sopito, tantomeno ora, durante una campagna elettorale merdosa, i cui contendenti fanno a gara a chi mi schifa di più. 
Si sono messi proprio d'impegno.

Il peggio di tutti è Monti, la cui ambizione smodata già ebbi modo di sottolineare in questo blog al suo primo apparire. 
Gli altri non sono da meno: come si può votare per una melanzana come Silvio, un cetriolo come Bersani, una patata come Ingroia, un finocchio come Vendola, una pera cotta come Tremonti, un fagiolo con l'occhio come la Meloni, una cipolla come Giannino (io almeno l'ho sempre detto di avere la III Media), un ravanello come Samorì?
Ce ne sono altri? Boh...

Insomma, votare per quei signori sarebbe come cacare su un ventilatore.

Ma io gli vo in culo.




Crì crì!!!

Toh!


Gianni Greco