Chi non dubita non cubita


giovedì 10 maggio 2012

LO SCARICAMORTI


Di solito in politica si prende. Difficilmente si dà. Ma c'è un settore in cui la tendenza s'inverte, ed è quello mortuario.
I soldi sono miei, i morti sono tuoi.


Così mentre si dissanguano gli italiani se ne rinnegano le misere spoglie.
La gente si suicida di continuo, giornalmente, ma il freddo becchino, continuando nello scavare le sue fosse, dice che lui non c'entra, che quelle povere persone si uccidono pensando al suo predecessore.
Morti come barili. Da scaricare.


Questo fa venire una nausea irreversibile, ci fa tornare al recente passato come in un vomitevole rewind, dove si mescolano facce a culo, ladri, scilipoti, cazzi duri, erre mosce, trote, troie, vaffanculi, grilli, grilletti, giornalisti appecoronati, pecorine al bunga bunga, disoccupati, speculazioni, europacchie, italiucce, partite e partiti truccati, politicazzola, merdanutella, professori pro-se-stessi...
Siamo nella merda fino al collo. E questo assurdo premier che nessun italiano ha voluto scarica i morti invece di dare ai vivi una speranza per cui continuare a vivere.


Come si può sopportare tutto ciò? Che Italia siamo? Meritiamo dunque tutto questo. E allora prendiamocelo. 
Tutto nel culo.


Sono nauseato, scrivo sempre più di rado su questo blog che avevo iniziato a tenere con tanta sollecitudine.
Come posso continuare a scrivere cose che ho già scritto?
Se rileggo gli articoli precedenti trovo già tutto quello che sarebbe successo e che sta succedendo.
Sono un mago, un veggente, un illuminato? Macché: sono solo un cittadino qualsiasi che vede le cose come stanno. E se qualcuno non vede quello che vedo io deve essere proprio cieco.


Ma gli occhi cisposi dell'Italia sembrano aprirsi sia pur a fatica, e cominciare a guardare la realtà. Qualcuno forse ha capito che oltre al suicidio c'è di più.
E allora non forniamo più salme al becchino, diamogli segnali fermi e chiari, non tiriamo come tanti pinocchi martelli di legno al Grillo Parlante, lasciamolo anzi parlare: qualunque cosa dica è sempre più vivo e vero del lugubre Monti.


E invitiamo quest'ultimo a ritirare le  salme che si trova sul groppone, e a non rifilarle ad altri: è lui il premier, lui è il governo, è lui che ha tirato su il cappio, aperto la botola e girato il culo senza un cenno di  pietà.
Nessuna pietà per lui.


Lui fa lo scaricamorti? 
E noi facciamo lo scaricamonti!


Gianni Greco


-- L'immagine a corredo di questo articolo è di Toro Acuna (2011).