Chi non dubita non cubita


mercoledì 23 maggio 2012

MONTI CI (R)ASSICURA


Un uomo nemmeno tanto coperto, anzi scoperto, scopertissimo: banche e assicurazioni sono i suoi grandi amori. Il popolo ignorante e ciuco deve alimentare questi mostri di cui lui è un tentacolo.
Non ci sono soldi statali per risarcire i danni subiti da chi è vittima di terremoti, alluvioni, cicloni and so on. Quindi chi deve pagare? Le assicurazioni. E le assicurazioni chi le paga? Il popolo ignorante e ciuco. 


Tutto torna. Tranne lui, che per ora non torna alle vecchie occupazioni, ma si sollazza a trovare torture sempre più efferate ai danni degli italiani, che ormai sono diventati ani-itali, perché sapientemente addestrati a porgere il culo ad ogni occasione.




Invece di abbassare i cosiddetti "premi" assicurativi che siamo obbligati a pagare per l'auto (e non pesa l'obbligatorietà, ma l'importo), si abbassano i pantaloni. Se un terremoto ti distrugge la casa e non sei assicurato sei praticamente rovinato. Così almeno vuole lui.
Il ricatto assicurativo va sempre a vantaggio degli assicuratori, e lo sappiamo. 
Io tutte le volte che pago la rata annuale alla SAI dico alla gentile signorina: "Sono stato bravo, non ho causato sinistri - e nemmeno destri - ho lo sconto?". E molto gentilmente mi sento sempre rispondere: "Sì, lo avrebbe, ma nel frattempo è intervenuto un aumentino...".
Non me lo faccio ripetere due volte: mi calo i pantaloni e pago in natura.


Ma se durante il pagamento mi scappa una sonora, odorosa ed eventualmente infiammata scorreggia, pace. 




Dedicata.


Gianni Greco


--- L'immagine sotto al titolo è di Paolo Neupaul Palmacci (2011).