Chi non dubita non cubita
sabato 12 novembre 2011
BUONA CONDOTTA UNA SEGA!
Questi due volti non esistono più. Sono quelli di Alessio e Flaminia, 23 e 22 anni, uccisi da un pirata drogato e ubriaco che si è ben guardato dal fermarsi dopo l'urto.
Pare che stesse litigando con la fidanzata, Stefano Lucidi, alla guida della sua Mercedes in via Nomentana a Roma. Dopo aver bucato due semafori, all'incrocio con viale Regina Margherita, a tutta velocità, si è trovato davanti il trascurabile ostacolo di due vite umane. Poteva fermarsi? Poteva evitarle? Macché: lui era quello che su Youtube aveva postato un video delirante in cui si autoinquadrava viaggiando oltre ogni limite, lui, un figlio di papà, uno che può fregarsene di chiunque gli si pari davanti.
Track! Giù e via, a piangere da paparino.
E paparino gli compra un regaluccio: l'avvocato Coppi, il principe del foro paladino ben pagato di fior di imputati, da Andreotti a Sabrina Misseri.
10 anni in primo grado, subito ridotti a 5 in appello. E ora, dopo tre anni, il ragazzo, "completamente recuperato alla società civile", torna a casa.
Dicono che ha tenuto una condotta irreprensibile, quindi deve uscire. Oltretutto il poverino non ha mai fatto richiesta di arresti domiciliari. Povera stella, in galera per ben tre anni. L'ergastolo invece se lo sono preso i genitori di Alessio e Flaminia, condannati a vita senza processo.
E così Stefano, l'assassino declassato da colpevole a colposevole, poi premiato per essere stato buono, farà Natale in famiglia, e la prossima estate se la godrà al mare; le sue vittime invece al cimitero.
Comincio a dubitare della giustizia terrena, e quasi quasi anche di quella divina.
Ma attento Stefano: in galera non passano macchine, lì si è al sicuro, ma fuori...
Fai attenzione ad attraversare la strada, le teste di cazzo abbondano. Magari qualche romeno ubriaco - spiacc! - ti spiana e scappa...
Sarebbe la volta buona che smetterei di dubitare della giustizia. Quella divina.
Gianni Greco